Pedro Gonzalez, il “peloso” più famoso di sempre

Pedro Gonzalez, il “peloso” più famoso di sempre

by Massimiliano Lorenzon

TALLAHASSEE – Pedro Gonzalez nacque a Tenerife, allora possedimento spagnolo, nel 1537 circa. Aveva lineamenti delicati, carnagione scura e una peculiarità: soffriva di ipertricosi, una rara malattia genetica che comporta la crescita spropositata di peli in tutte le parti del corpo ad eccezione delle palme delle mani, delle piante dei piedi e delle labbra (Pedro fu il primo caso documentato di ipertricosi nella storia).

AMATO DA ENRICO II. All’età di circa dieci anni fu catturato da alcuni pirati francesi mentre viaggiava verso Bruxelles, dove ad attenderlo c’era Maria d’Ungheria, governatrice dei Paesi Bassi e sorella dell’imperatore Carlo V (1519-56).

I corsari francesi si accorsero della natura straordinaria del bambino che vollero offrire in dono al loro sovrano, Enrico II (1547-59). Decisero così di portarlo alla corte a Parigi, centro culturale e politico tra i più importanti del tempo, dove trovavano inoltre da vivere buffoni, nani, turchi, mori e storpi.

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Appena vide Pedro, il monarca se ne innamorò. Lo prese sotto la sua protezione, gli diede un’istruzione, gli fece studiare il latino e il francese. Il ragazzo imparò le buone maniere e divenne a tutti gli effetti un gentiluomo. Finché il re visse, Pedro fu amato e trattato con ogni riguardo: gli anni del regno di Enrico II furono i più belli della sua vita.

Nel 1556 il giovane ottenne anche un lavoro: la carica di sommelier de panneterie-bouche che gli comportava l’obbligo di portare il pane ai dignitari durante i pasti.

LA MORTE DI ENRICO II. Purtroppo nel 1559 Enrico morì e Pedro passò probabilmente presso la corte della regina madre. Caterina de’ Medici, che non gli prestò però particolare interesse. In fin dei conti, al giovane andava anche bene così: non voleva essere al centro dell’attenzione e per tutta la vita cercò di farsi notare il meno possibile. Voleva passare inosservato nonostante la sua folta peluria; ne andava della sua dignità.

Nel 1573 sposò una bella parigina di circa diciotto anni, di nome Catherine – che non soffriva di ipertricosi. La giovane gli diede sette figli, cinque “pelosi”, uno glabro e uno di natura ignota – le fonti non riportano notizie a proposito.

IL TRASFERIMENTO A PARMA. Nel 1590, Alessandro Farnese, duca di Parma, ottenne in dono dalla corte di Parigi la famiglia dei “pelosi” e l’anno dopo li inviò a Parma dove Pedro fu esibito come attrazione a corte, sebbene lui non lo desiderasse, anche perché non voleva essere considerato un parassita, uno di quelli che mangiavano il “pane a tradimento”, come lui stesso avrà modo di annotare. Per questo motivo, nel 1592 riuscì a ottenere un impiego come fattore a Collecchio, carica che occupò fino al 1595 quando venne richiamato a Parma, forse perché l’attività non andò bene o forse perché il nuovo duca Ranuccio lo rivolle come attrazione.

GLI ULTIMI ANNI A CAPODIMONTE. Pedro restò a Parma, triste e sofferente, fino al 1608 quando si trasferì con quel che restava della sua famiglia – lui, la moglie e altri due figli “pelosi” – presso Capodimonte, cittadina che si affaccia sul lago di Bolsena, dove il figlio maggiore Enrico – anch’egli peloso – si era trasferito qualche anno prima godendo di un vitalizio dei Farnese. Qui Pedro, instancabile e provvisto di grande dignità, riuscì a ottenere un nuovo lavoro, quello di guardarobiere presso il castello dei Farnese a Capodimonte. Morì nel 1618, ormai anziano. L’ultimo “peloso” della famiglia, il figlio Enrico, lo seguirà nella tomba quasi quarant’anni più tardi, nel 1656.

2 thoughts on “Pedro Gonzalez, il “peloso” più famoso di sempre

  1. Leslie Wexler says:

    Hoefnagel’s opening image in his watercolour examination of insects starts with the opening image of Pedro Gonzalez and his family! I frequently find myself wondering – why insects and the hirsute? I wonder if you have thoughts, Massimiliano?

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  2. lesliemae says:

    The first plate in Joris Hoefnagel’s Ignis, a text dedicated to insects opens with images of Pedro Gonzalez and his family – I have always wondered since seeing Ignis what relationship the hirsute and insect have in common? Have you any notions, Massimiliano?

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